Hai mai sentito parlare delle Comunità Energetiche?
Ecco, finalmente, risposte semplici ed esaustive alle 4 “Frequently Asked Questions”, per renderti tutto più facile!
1 Cosa sono?
Un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi etc., che condividono l’energia elettrica RINNOVABILE prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.
In una CER l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di uno medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.
2 Come si costituisce una CER?
Per prima cosa è necessario individuare le aree dove realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi e condividere l’energia elettrica.
È poi necessario costituire legalmente la CER, sotto forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro etc,
Ogni CER è, pertanto, caratterizzata da un atto costitutivo e uno statuto.
L’adesione alla CER di un consumatore di energia o di un produttore di energia rinnovabile può avvenire nella fase di costituzione legale della CER, oppure successivamente.
3 Chi può far parte di una CER?
a) produttore di energia rinnovabile, soggetto che realizza un impianto fotovoltaico;
b) auto consumatore di energia rinnovabile, soggetto che possiede un impianto di produzione da fonte rinnovabile e che produce energia per soddisfare i propri consumi e condividere con il resto della comunità l’energia in eccesso;
c) consumatore di energia elettrica, soggetto che non possiede alcun impianto di produzione di energia, ma che ha una propria utenza elettrica, i cui consumi possono essere in parte coperti dall’energia elettrica rinnovabile prodotta dagli altri membri della comunità.
4 Quali sono i benefici?
• Risparmio in bolletta nel caso di auto-consumo istantaneo;
• Riduzione dell’impatto ambientale;
• Agevolazioni fiscali: per i privati la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio rientra nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia, o di riqualificazione energetica (Ecobonus). Per le imprese invece è previsto il credito di imposta per investimenti in beni strumentali secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 44, legge 234/2021).
Incentivazione: la Comunità energetica usufruisce di contributi economici di tre tipologie:
1. valorizzazione dell’energia elettrica condivisa a mezzo della restituzione delle componenti tariffarie (distribuzione, trasmissione e perdite di rete evitate);
2. incentivazione dell’energia condivisa;
3. ritiro dell’energia elettrica immessa in rete da parte del G.S.E. Spa.
Fonte: https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Le%20Comunita%CC%80%20Energetiche%20Rinnovabili%20-%20FAQ.pdf
in sintesi…
I vantaggi di costruire o aderire a una comunità energetica
• Risparmio sui costi dell’energia, anche grazie alla riduzione dei prelievi dalla rete;
• Incentivo economico per l’energia condivisa;
• Riduzione dell’impatto ambientale;
• Valorizzazione dell’immobile.
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Responsabile Marketing
Amo le nuove idee e sono sempre alla ricerca di nuove strategie comunicative per non smettere mai imparare, del resto, “per essere bravi nel marketing bisogna essere un pochino pazzi” (Jim Metcalf).