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Category: Fotovoltaico

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Energy saving concept with solar panels and a piggy bank with fifty euro

Impianto fotovoltaico: un investimento nel presente e per le generazioni future

Il Piano 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, lo strumento con il quale ogni Stato europeo stabilisce i propri contributi agli obiettivi al 2030 sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili (decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica etc.) stabilisce che per raggiungere gli obiettivi climatici fissati ÃĻ necessario triplicare le rinnovabili (per maggiori info consultare https://energiaclima2030.mise.gov.it/index.php/il-piano/obiettivi).

Per un’azienda e per un privato, investire oggi nel fotovoltaico significa scommettere sul futuro, innanzitutto perchÃĐ ÃĻ una delle tecnologie piÃđ convenienti e affidabili che le aziende hanno a disposizione per generare energia pulita ed efficiente on site.
Il tutto a fronte anche degli incentivi introdotti dallo Stato e dall’Unione Europea.

Tuttavia, sono molte le domande e i dubbi legati all’installazione di un impianto fotovoltaico, soprattutto riguardanti la parte economica: il costo e l’ammortamento negli anni dell’investimento.
In quest’articolo analizzeremo l’investimento da vicino, rispondendo ai quesiti piÃđ gettonati in ambito economico.

Lato finanziario: investire nel fotovoltaico ÃĻ conveniente?

Assolutamente sÃŽ: il risparmio sui costi energetici ÃĻ certamente il vantaggio principale, perchÃĐ la maggior parte dell’energia prodotta viene utilizzata direttamente all’interno della casa/azienda, garantendo un notevole risparmio economico sulla bolletta elettrica.
Nel lungo termine, il costo dell’investimento dell’impianto viene ammortizzato e si puÃē ottenere una maggiore autonomia economica.
Infatti, gli impianti fotovoltaici domestici/industriali sono un investimento a lungo termine, perchÃĐ una volta che l’impianto ÃĻ stato pagato, si puÃē godere dell’energia prodotta senza alcun costo.

Non bisogna inoltre dimenticare che un impianto fotovoltaico consente di diventare indipendenti dalla rete elettrica nazionale. Essere indipendenti dal mercato dell’energia elettrica significa non subire le variazioni dei prezzi e non essere soggetti a interruzioni di servizio in caso di blackout o altri problemi del sistema energetico.
Quindi: autosufficienza energetica anche in caso di interruzioni della fornitura di energia.

Qual ÃĻ il risparmio che posso ottenere installando un impianto fotovoltaico?

In realtà ÃĻ difficile calcolare il vantaggio economico di un impianto fotovoltaico: bisogna considerare numerosi fattori e l’analisi andrebbe effettuata per ogni specifico progetto.

Sicuramente, bisogna considerare l’ammortamento dell’investimento: l’installazione di un impianto fotovoltaico richiede un investimento iniziale che si ammortizza nel tempo, di solito nel giro di pochi anni. Tutto dipende, chiaramente, dalla potenza dell’impianto installato e dai consumi. Dopo essere riusciti a rientrare nell’investimento, aumenta anche il risparmio.

Inoltre, fattore importante, ÃĻ la differenza tra un impianto con accumulo (con batteria) ed un impianto senza accumulo. Se si aggiunge un sistema di accumulo al proprio impianto fotovoltaico, sarà possibile anche immagazzinare parte dell’energia che viene prodotta ma non consumata immediatamente.

In questo modo ÃĻ possibile aumentare la propria percentuale di autoconsumo, (si sfrutta in maniera piÃđ efficiente l’energia prodotta dai pannelli) ed ÃĻ un beneficio tangibile in quanto ÃĻ finanziariamente piÃđ vantaggioso utilizzare direttamente l’elettricità generata dal fotovoltaico per i propri consumi anzichÃĐ versarla alla rete.

Per rendere il discorso piÃđ semplice, di seguito un esempio numeri alla mano.

Esempio pratico: risparmio con il fotovoltaico con accumulo*

* stime approssimative: i consumi energetici possono variare in base alle abitudini di consumo e anche alle condizioni climatiche

Supponiamo che il soggetto abbia installato un impianto fotovoltaico da 3kWp con un accumulo da 5kWh.
Supponiamo anche che paghi 22 centesimi/₮ ogni kWh
Dal contatore posso vedere che in un anno il soggetto produce e consuma immediatamente 1200 dei kWh prodotti annualmente dall’impianto, immesso 500kWh e prodotto 2500kWh.

Ha autoconsumato dall’impianto 2500kWh – 500kWh = 2000kWh.

Il consumo totale ÃĻ 2000kWh (autoconsumo) + 1200kWh (prelievo dalla rete) = 3200kWh.

I 2000kWh autoconsumati non li ha pagati, risparmiando circa ₮ 440,00 (2000kWh x 0,22₮/kWh).

Essendoci un sistema di accumulo, sarà possibile anche immagazzinare parte dell’energia prodotta ma non consumata immediatamente. Di conseguenza, aumenta la percentuale di autoconsumo.

Questo ÃĻ un beneficio tangibile: ÃĻ economicamente piÃđ vantaggioso utilizzare direttamente l’elettricità generata dal fotovoltaico per i propri consumi anzichÃĐ versarla alla rete e ricevere remunerazione dal GSE.
Il rimborso del GSE (Gestore Servizi Energetici, in altre parole lo Stato) copre infatti solo una minima percentuale dei costi associati all’energia elettrica poichÃĐ rappresenta l’eccedenza di energia.

Ancora dubbi? Chiamaci o scrivici! Calcoleremo per te quanto puoi risparmiare installando un impianto fotovoltaico sul tuo tetto.

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Impianto fotovoltaico e vincolo paesaggistico

Cresce l’interesse verso le fonti di energia rinnovabile (ÃĻ in crescita record, il rapporto Renewable Capacity Statistics 2024 pubblicato a marzo dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), mostra che il 2023 segnerà un nuovo record nella diffusione delle rinnovabili nel settore energetico, raggiungendo una capacità totale di 3870 GW a livello globale), un’energia pulita che non arreca danni all’ambiente nÃĐ rilascia CO2 in atmosfera, oltre ad essere inesauribile e quindi sempre disponibile in natura. Senza dimenticare il notevole risparmio in termini economici.

Non sorprende dunque se, in particolare guardando al fotovoltaico, c’ÃĻ una sorta di corsa ad installare il proprio impianto sull’abitazione o capannone.

Il DPR n.380 del 2001 disciplina gli interventi di edilizia libera facendovi rientrare anche la realizzazione degli impianti fotovoltaici.

Tuttavia, nei contesti con vincoli storici e paesaggistici sono necessari particolari permessi.

Cosa si intende per vincolo paesaggistico?

Il vincolo paesaggistico ÃĻ uno strumento di tutela imposta su terreni o proprietà con valori storici, ambientali o culturali significativi.
L’obiettivo ÃĻ preservare tali territori regolando la realizzazione di infrastrutture ed opere edilizie/urbanistiche che possano deturpare l’ambiente diminuendo il suo valore estetico.
Questo concetto ÃĻ stato istituito con la Legge n. 431 del 4 agosto 1985, (Legge Galasso), la quale ha introdotto una serie di misure di salvaguardia per i beni paesaggistici e ambientali che comprendono “proprietà e aree caratterizzate da particolare valore artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico che conferiscono loro un rilevante interesse pubblico.”
Dunque, per apportare modifiche ad un immobile soggetto a protezione paesaggistica, ÃĻ necessaria un’autorizzazione specifica, regolamentata dal Codice dei Beni Culturali.
Questa autorizzazione agisce come un nullaosta, ovvero un permesso indispensabile per procedere con i lavori di installazione.

Verificare se ci sono vincoli paesaggistici ÃĻ necessario

Vista la delicatezza della questione, prima di procedere all’installazione degli impianti fotovoltaici in edifici soggetti a vincoli o ubicati nei centri storici ÃĻ buona norma consultare ed affidarsi ad un professionista che vi seguirà passo passo nella vostra svolta all’energia rinnovabile.

Leris ÃĻ a tua disposizione e realizza il tuo impianto fotovoltaico “chiavi in mano”.

Senza pensieri, ci occupiamo di tutto noi:
studio di fattibilità,
progettazione,
gestione pratiche burocratiche,
installazione,
messa in esercizio dell’impianto.

La realizzazione di impianti fotovoltaici in zone soggette a vincoli rappresenta una sfida complessa, ma non impossibile: i permessi sono necessari in caso di installazione del fotovoltaico con vincolo paesaggistico e sono da richiedere al Comune o alla Regione, il quale gira la domanda alla Soprintendenza che esprime entro 45 giorni un parere obbligatorio e vincolante. Successivamente l’eventuale permesso viene rilasciato da parte dell’amministrazione.

Il processo non ha una durata precisa, tuttavia puÃē superare facilmente i 100 giorni di durata.

Chi trasgredisce alle regole sul vincolo paesaggistico potrebbe incorrere in un illecito paesaggistico, quindi essere condannato al pagamento di sanzioni salate, oltre a dover rimuovere i pannelli a sue spese.

Tra le novità entrate in vigore sul fotovoltaico ci sono alcuni interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, sia in caso di immobili vincolati che di edifici situati in centro storico:
â€Ē ossia un impianto inserito perfettamente nella struttura edilizia esistente: gli elementi fotovoltaici fungono pertanto da copertura del tetto e, in quanto parte integrante del manto, proteggono il tetto dagli agenti atmosferici, proprio come le tegole tradizionali.

â€Ē invisibilità dell’impianto dai punti panoramici e dalle zone pubbliche esterne;

â€Ē copertura realizzata con materiali che rispettano la tradizione locale (ad esempio i tetti con le tegole).

Detto ciÃē, ribadiamo quanto sia importante affidarsi ad un professionista serio ed affidabile, anche e soprattutto per evitare inutili perdite di tempo e stress.

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Installare il proprio impianto fotovoltaico in condominio: si puÃē?

Energia pulita rispettosa dell’ambiente, che consente inoltre un notevole risparmio economico: stiamo parlando della produzione di energia elettrica sfruttando la luce solare, mediante l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della propria azienda, abitazione privata, ma anche in un condominio per uso centralizzato e/o privato.

È proprio l’ultima la questione che verrà trattata e approfondita in quest’articolo: ÃĻ possibile installare un impianto fotovoltaico in un condominio per uso privato? Se sÃŽ, come funziona in termini pratici?

Iniziamo col dire che ÃĻ assolutamente possibile installare un impianto fotovoltaico in un condominio per uso privato. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un crescente interesse da parte dei condomini in questa direzione, grazie ai vantaggi economici e ambientali che questi impianti possono offrire.
In termini pratici, ci sono diverse modalità con cui un impianto fotovoltaico puÃē essere installato in un condominio:

Impianto centralizzato: Questa ÃĻ una soluzione in cui l’intero condominio decide di installare un unico impianto fotovoltaico sul tetto o in altre aree comuni. L’energia prodotta viene poi distribuita tra le varie unità abitative in base a criteri prestabiliti, come la quota millesimale o il consumo effettivo.

Impianto individuale o privato: In questa configurazione, ogni condomino puÃē decidere autonomamente di installare un proprio impianto fotovoltaico, sfruttando le proprie porzioni di tetto o balcone. Ogni impianto funziona in modo indipendente e l’energia prodotta viene utilizzata esclusivamente dall’unità abitativa a cui appartiene.

Impianto ibrido: Una combinazione delle due soluzioni precedenti. Una parte dell’energia prodotta da un impianto centralizzato puÃē essere distribuita tra le unità abitative, mentre alcune unità possono avere anche impianti individuali.

L’installazione di pannelli fotovoltaici su superfici comuni di un condominio, come il tetto, destinati al servizio di singole unità abitative, puÃē avvenire senza la necessità di una preventiva autorizzazione dell’assemblea condominiale, a meno che non siano necessarie modifiche alle parti comuni.
Questo ÃĻ stato chiarito dalla Cassazione con l’ordinanza n. 1337/23 depositata il 17 gennaio 2023.
Tuttavia, se l’intervento comporta modifiche alle parti comuni, l’interessato deve comunicarlo all’amministratore. L’assemblea puÃē fornire indicazioni o cautele, ma non puÃē negare l’installazione se non sono necessarie modifiche alle parti comuni.
Dopo aver preso in considerazione le disposizioni legali, il passo successivo ÃĻ la progettazione dell’impianto. Questa fase deve tener conto delle esigenze energetiche del condominio, dell’orientamento e inclinazione del tetto, e di altri fattori tecnici.
Una volta completata la progettazione, si puÃē procedere con l’installazione e la messa in opera dell’impianto.

I principali vantaggi

Installare un impianto fotovoltaico in un condominio presenta diversi vantaggi rispetto all’installazione in una singola abitazione:

Economie di scala: L’installazione di un impianto di dimensioni maggiori, come quello per un intero condominio, puÃē portare a costi unitari inferiori per kWp (kilowatt di picco) installato. Questo significa che, suddividendo i costi tra i vari condomini, l’investimento per singola unità abitativa potrebbe risultare inferiore rispetto a quello di un’abitazione singola.

Ottimizzazione dello spazio: Un condominio, grazie alla sua estensione, puÃē offrire una superficie di copertura piÃđ ampia e uniforme, permettendo una migliore disposizione dei pannelli e, in molti casi, una maggiore esposizione solare.

Gestione centralizzata dell’energia: Con un impianto centralizzato, ÃĻ possibile avere una gestione unificata dell’energia prodotta, facilitando la distribuzione, il monitoraggio e la manutenzione.

Riduzione delle bollette energetiche per tutti: L’energia prodotta puÃē essere distribuita tra le varie unità abitative, permettendo a tutti i condomini di beneficiare di una riduzione dei costi energetici.

Valorizzazione dell’immobile: Un condominio dotato di un impianto fotovoltaico moderno e efficiente puÃē vedere aumentare il suo valore immobiliare, rendendo le singole unità abitative piÃđ attraenti sul mercato.

Impatto ambientale: Oltre ai vantaggi economici, un impianto fotovoltaico condominiale contribuisce in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2. Un condominio che decide di investire nel fotovoltaico manda un forte segnale di impegno verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.

Autonomia energetica: In caso di blackout o problemi alla rete elettrica, un condominio dotato di un impianto fotovoltaico (specialmente se abbinato a sistemi di accumulo) puÃē garantire una maggiore autonomia energetica, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

Costi di un impianto fotovoltaico in un condominio

Parlare di costi ÃĻ sempre un argomento delicato, poichÃĐ variano in base a numerosi fattori. Tuttavia, si puÃē fornire una panoramica generale per dare un’idea.

Dimensione dell’impianto: Il costo principale di un impianto fotovoltaico ÃĻ legato alla sua capacità, espressa in kWp. Un condominio, avendo una superficie di copertura maggiore e un consumo energetico complessivo superiore, potrebbe richiedere un impianto di dimensioni maggiori rispetto a una singola abitazione.

Economie di scala: Come accennato in precedenza, l’installazione di un impianto di dimensioni maggiori puÃē portare a costi unitari inferiori. Questo significa che, anche se l’investimento iniziale per un impianto condominiale potrebbe essere superiore in termini assoluti, il costo per kWp potrebbe risultare inferiore rispetto a quello di una singola abitazione.

Componenti e tecnologia: La scelta dei pannelli solari, degli inverter e di eventuali sistemi di accumulo influisce sul costo complessivo. Esistono pannelli di diverse qualità e fasce di prezzo, e la scelta dipenderà dalle esigenze specifiche del condominio e dal budget disponibile.

Installazione e lavori correlati: In un condominio, potrebbero essere necessari lavori aggiuntivi, come il potenziamento dell’impianto elettrico o l’installazione di sistemi di monitoraggio centralizzati. Questi lavori possono influire sul costo finale.

Manutenzione: Anche se la manutenzione degli impianti fotovoltaici ÃĻ generalmente bassa, un impianto condominiale potrebbe richiedere una manutenzione piÃđ strutturata, con contratti di assistenza specifici.


L’approccio di Leris si basa sempre su comunicazione, trasparenza e collaborazione, credendo che con le giuste informazioni e dimostrando professionalità, possiamo chiarire qualsiasi dubbio ai condomini o amministratori dubbiosi e che pongono ostacoli all’installazione di un impianto fotovoltaico in condominio.

Siamo convinti che il fotovoltaico rappresenti una delle soluzioni piÃđ efficaci per ridurre l’impatto ambientale e garantire un futuro energetico sostenibile, e, grazie anche alla partnership con Viessman, siamo in grado di installare impianti di ogni dimensione, oltre ad offrire un rapido servizio post vendita e manutenzione dell’impianto.

Siamo orgogliosi di quello che facciamo e siamo sempre pronti a mettere la nostra esperienza al servizio di chi desidera investire in un futuro piÃđ verde e sostenibile.

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Solar panels on the roof. (Solar cell)

Manutenzione dell’impianto fotovoltaico

La manutenzione dell’impianto fotovoltaico ÃĻ fondamentale per evitare che i pannelli possano perdere la loro efficienza, ma che al contrario continuino ad avere prestazioni ottimali.

La buona notizia ÃĻ che si tratta di una pratica poco impegnativa e dai costi ridotti!

Manutenzione ordinaria

La manutenzione ordinaria dell’impianto fotovoltaico comprende, tra le altre cose, il controllo del corretto fissaggio dei sistemi di ancoraggio e della struttura di supporto dei pannelli, la pulizia periodica dei pannelli, perchÃĐ il rendimento dei moduli fotovoltaici puÃē essere ridotto dalla sporcizia che si accumula con il tempo sulla superficie.

I pannelli fotovoltaici, infatti, subiscono gli effetti degli agenti atmosferici e della presenza di inquinamento che puÃē comprometterne le prestazioni.

Questa si attua utilizzando prodotti specifici, adoperando detergenti appositi e spazzole non abrasive per non rigare il rivestimento dei moduli.

Bisogna inoltre verificare periodicamente che il vetro dei moduli fotovoltaici sia perfettamente integro, soprattutto in seguito a una tempesta con la caduta di foglie e rami dagli alberi vicini: anche una piccola crepa potrebbe ridurre l’efficienza dei pannelli.

Manutenzione straordinaria

Oltre alla manutenzione ordinaria dell’impianto (es. pulizia dei pannelli) che serve a mantenere l’impianto pulito e quindi a garantire il massimo rendimento, a volte puÃē servire anche una manutenzione straordinaria da parte di un tecnico specializzato.

Si tratta di interventi non pianificati, come la riparazione di eventuali componenti usurati o la sostituzione, oppure la riparazione dei danni sui pannelli stessi.

Almeno una volta l’anno un tecnico qualificato dovrebbe verificare i collegamenti elettrici dell’impianto fotovoltaico, un’operazione di manutenzione essenziale per la sicurezza, onde evitare un cortocircuito.

Chi puÃē fare la manutenzione

È fortemente sconsigliata la pulizia fai da te dell’impianto fotovoltaico. Oltre ad essere un’attività pericolosa che mette a rischio la propria incolumità (ÃĻ necessario salire sul tetto, in quota), spesso non si ha la competenza necessaria e si rischia di causare danni all’impianto.

Bisogna rivolgersi sempre a ditte specializzate per il lavaggio dei pannelli e il controllo dei componenti dell’impianti, che operi con le dovute precauzioni di sicurezza (lavori molto spesso da eseguirsi in quota, solitamente sul tetto delle abitazioni/aziende).

Leris ÃĻ a vostra disposizione: se desirate saperne di piÃđ, contattateci senza impegno e saremo lieti di fornirvi maggiori informazioni e di effettuare un sopralluogo presso la vostra abitazione (gratuito).

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Le Comunità Energetiche

Hai mai sentito parlare delle Comunità Energetiche?
Ecco, finalmente, risposte semplici ed esaustive alle 4 “Frequently Asked Questions”, per renderti tutto piÃđ facile!

1 Cosa sono?

Un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi etc., che condividono l’energia elettrica RINNOVABILE prodotta da impianti nella disponibilità di uno o piÃđ soggetti associatisi alla comunità.
In una CER l’energia elettrica rinnovabile puÃē esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di uno medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.

2 Come si costituisce una CER?

Per prima cosa ÃĻ necessario individuare le aree dove realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi e condividere l’energia elettrica.
È poi necessario costituire legalmente la CER, sotto forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro etc,
Ogni CER ÃĻ, pertanto, caratterizzata da un atto costitutivo e uno statuto.
L’adesione alla CER di un consumatore di energia o di un produttore di energia rinnovabile puÃē avvenire nella fase di costituzione legale della CER, oppure successivamente.

3 Chi puÃē far parte di una CER?

a) produttore di energia rinnovabile, soggetto che realizza un impianto fotovoltaico;

b) auto consumatore di energia rinnovabile, soggetto che possiede un impianto di produzione da fonte rinnovabile e che produce energia per soddisfare i propri consumi e condividere con il resto della comunità l’energia in eccesso;

c) consumatore di energia elettrica, soggetto che non possiede alcun impianto di produzione di energia, ma che ha una propria utenza elettrica, i cui consumi possono essere in parte coperti dall’energia elettrica rinnovabile prodotta dagli altri membri della comunità.

4 Quali sono i benefici?

â€Ē Risparmio in bolletta nel caso di auto-consumo istantaneo;
â€Ē Riduzione dell’impatto ambientale;
â€Ē Agevolazioni fiscali: per i privati la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio rientra nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia, o di riqualificazione energetica (Ecobonus). Per le imprese invece ÃĻ previsto il credito di imposta per investimenti in beni strumentali secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 44, legge 234/2021).
Incentivazione: la Comunità energetica usufruisce di contributi economici di tre tipologie:

1.         valorizzazione dell’energia elettrica condivisa a mezzo della restituzione delle componenti tariffarie (distribuzione, trasmissione e perdite di rete evitate);

2.         incentivazione dell’energia condivisa;

3.         ritiro dell’energia elettrica immessa in rete da parte del G.S.E. Spa.

Fonte: https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Le%20Comunita%CC%80%20Energetiche%20Rinnovabili%20-%20FAQ.pdf

in sintesiâ€Ķ

I vantaggi di costruire o aderire a una comunità energetica

â€Ē           Risparmio sui costi dell’energia, anche grazie alla riduzione dei prelievi dalla rete;

â€Ē           Incentivo economico per l’energia condivisa;

â€Ē           Riduzione dell’impatto ambientale;

â€Ē           Valorizzazione dell’immobile.

Incentivi

40% DI INCENTIVO SULL’INVESTIMENTO PER COMUNI SOTTO 5.000 ABITANTI!

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Notebook with pencils, glasses on the graph background, with text FAKE NEWS

Fake news sul fotovoltaico: sfatiamole definitivamente!

Sfatiamo alcune informazioni che girano sul fotovoltaico, ma che nessuno ti ha mai detto essere fake news!

I pannelli solari funzionano solo quando c’ÃĻ il sole.

Sbagliato! Il fotovoltaico funziona anche quando ÃĻ nuvoloso.

È vero che i pannelli solari producono la massima quantità di energia quando sono esposti a luce solare intensa e diretta, ma NON smettono di funzionare completamente quando la luce ÃĻ scarsa.

Un’innovazione chiave nella tecnologia dei pannelli solari ÃĻ rappresentata dai pannelli fotovoltaici a film sottile. Questi pannelli sono in grado di catturare anche la luce diffusa, che ÃĻ presente anche durante il giorno nuvoloso o in condizioni di scarsa luce.

Inoltre, una delle modalità per sfruttare al massimo l’energia solare in condizioni di scarsa luce o di notte ÃĻ l’archiviazione dell’energia. Questo puÃē avvenire grazie alle batterie: i pannelli solari producono energia durante il giorno e spesso c’ÃĻ un surplus di energia che puÃē essere immagazzinato per l’uso in momenti in cui la luce ÃĻ insufficiente oppure immessa nella rete per ottenere un vantaggio economico grazie allo scambio con il GSE (Gestore Servizi Elettrici).

Il fotovoltaico compromette il paesaggio.

Sbagliato! Non ÃĻ possibile a priori installare moduli fotovoltaici a terra in zone con vincoli paesaggistici.

Gli impianti a terra sono inoltre del tutto rimovibili e l’agro-fotovoltaico rappresenta una modalità sostenibile per far convivere l’agricoltura e il mondo dell’energia pulita e rinnovabile, il tutto nel rispetto della biodiversità.

Anche per le aree residenziali il discorso non ÃĻ cosÃŽ diverso. Ogni installazione fotovoltaica, infatti, avviene nel rispetto del paesaggio urbano e della sostenibilità: oggi, in alcune regioni, ÃĻ possibile installare un proprio impianto fotovoltaico anche nei centri storici.

Un condomino non puÃē installare il proprio impianto fotovoltaico sul suo condominio.

Sbagliato! Grazie alla ‘’Riforma del Condominio’’ (Legge n.220 dell’11 dicembre 2012), basta comunicare la propria intenzione all’amministratore.

Facendo leva sul diritto di ogni condomino di poter installare pannelli solari fotovoltaici sulla propria superficie, non bisogna necessariamente richiedere l’approvazione dell’assemblea condominiale

Se sei un amministratore e vuoi sapere di piÃđ sul fotovoltaico in condominio, siamo a tua disposizione! Contattaci ora: ti garantiamo assistenza e accompagnamento nel percorso di sostenibilità con un’offerta completa.

Il fotovoltaico ÃĻ caro e occorre tanto tempo per ammortizzare la spesa.

Sbagliato! Quando si parla di installazione di un impianto fotovoltaico si parla di investimento, non di costo. La media ÃĻ che l’investimento rientra in soli tre/quattro anni, anche grazie agli incentivi e bonus statali pianificati per il 2024.

Con gli impianti fotovoltaici, sfrutti l’energia del sole e produci gratuitamente energia elettrica!

Un impianto fotovoltaico efficiente consente di avere sempre a disposizione l’elettricità necessaria per le proprie utenze rendendo l’edificio sempre piÃđ autosufficiente, riducendo le emissioni inquinanti e aumentando il valore commerciale dell’immobile.

I pannelli solari inquinano.

Sbagliato! Non possono inquinare perchÃĐ non hanno emissioni e sono per lo piÃđ metallo e vetro.

Inoltre, i pannelli fotovoltaici sono quasi interamente riciclabili (fino all’90%): il silicio ÃĻ atossico, quindi innocuo per la salute, ed ÃĻ perfettamente riciclabile, cosÃŽ come il materiale plastico che viene utilizzato per assemblare e isolare dall’aria le componenti, e ancora come il vetro frontale e l’alluminio che costituisce il telaio. Inoltre, per la produzione dei pannelli fotovoltaici vengono impiegati metalli preziosi, come l’argento, presente in quantità pari 20 grammi a pannello.

Dunque, in nessun modo lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici puÃē rappresentare un problema ambientale.

Installare pannelli fotovoltaici ÃĻ complicato.

Sbagliato! Basta affidarsi ad installatori capaci e competenti.

Leris realizza il tuo impianto fotovoltaico “chiavi in mano”.
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gestione pratiche burocratiche,
installazione,
messa in esercizio dell’impianto.

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Fotovoltaico con accumulo: quando conviene

I sistemi fotovoltaici con accumulo rappresentano una grande opportunità nell’avanzamento delle tecnologie sostenibili per il settore residenziale e industriale. Capaci di combinare l’energia solare, immagazzinando l’elettricità prodotta per un uso futuro, garantiscono una serie di vantaggi significativi.

Innanzitutto, l’adozione di sistemi fotovoltaici con accumulo riduce la dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra. La loro installazione offre inoltre agli utenti una maggiore autonomia energetica, in quanto riduce la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

Dal punto di vista economico, i sistemi fotovoltaici con accumulo consentono di ridurre i costi energetici a lungo termine, poichÃĐ l’energia solare ÃĻ gratuita e inesauribile. Inoltre, gli incentivi governativi e le agevolazioni fiscali ad oggi previste rendono questo investimento ancora piÃđ conveniente.

Ma come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo, e quali sono tutti i suoi vantaggi?

Cosa sono gli impianti fotovoltaici con accumulo?

Gli impianti fotovoltaici senza accumulo generano energia solare durante il giorno, e la utilizzano direttamente per alimentare gli apparecchi elettrici collegati. Ma, quando non c’ÃĻ luce a sufficienza, gli elettrodomestici devono attingere all’energia della rete elettrica. Gli impianti con accumulo, invece, immagazzinano l’elettricità in eccesso prodotta durante le ore di luce cosÃŽ da ridurre la dipendenza dalla rete.

Per capire esattamente il loro funzionamento, ÃĻ necessario comprendere come funzionano le singole componenti.

I pannelli solari sono composti da numerose celle fotovoltaiche, generalmente fatte di silicio. Ogni cella ÃĻ costituita da due strati di silicio, uno con carica positiva e uno una carica negativa. Quando la luce solare colpisce la superficie del pannello, i fotoni (particelle di luce) vengono assorbiti dalle celle fotovoltaiche, fornendo l’energia necessaria per liberare gli elettroni dagli atomi di silicio. Gli elettroni cosÃŽ liberati si muovono attraverso il materiale semiconduttore, creando una corrente elettrica continua, poi inviata a un inverter che la trasforma in corrente alternata.

Il sistema di accumulo ÃĻ, di fatto, una batteria per lo stoccaggio dell’energia prodotta, che consente di immagazzinare l’energia solare per utilizzarla in un secondo momento. Durante il giorno, i pannelli fotovoltaici convertono la luce solare in energia elettrica sotto forma di corrente continua, poi inviata ad un inverter che la converte in corrente alternata (necessaria ad alimentare gli apparecchi elettrici domestici o industriali). L’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari, che non viene immediatamente utilizzata, viene immagazzinata in un sistema di batterie, che la conservano sotto forma di corrente continua. Durante i periodi di bassa produzione solare (ad esempio di notte o in giornate nuvolose), l’energia immagazzinata nelle batterie puÃē essere convertita nuovamente in corrente alternata tramite l’inverter e utilizzata per alimentare gli apparecchi elettrici. Se le batterie raggiungono la loro capacità massima di carica, l’energia solare in eccesso puÃē essere immessa nella rete elettrica pubblica, se il sistema ÃĻ connesso alla rete, o puÃē essere gestita in altri modi a seconda della configurazione dell’impianto.

La funzione principale dell’inverter ÃĻ convertire l’energia elettrica generata dai pannelli solari, che ÃĻ in corrente continua (DC), in corrente alternata (AC), che ÃĻ il tipo di elettricità utilizzata nella maggior parte delle abitazioni e delle industrie. L’energia elettrica generata dai pannelli fotovoltaici sotto forma di corrente viene inviata all’inverter che, grazie ai componenti elettronici di cui ÃĻ dotato, la trasforma in corrente alternata (se il sistema fotovoltaico ÃĻ connesso alla rete elettrica, l’inverter deve sincronizzare la frequenza e la tensione della corrente alternata generata con quelle della rete pubblica). Non solo: l’inverter fornisce anche protezione contro sovratensioni, cortocircuiti e altre anomalie elettriche, garantendo che il sistema fotovoltaico operi in modo sicuro ed efficiente.

Il sistema di gestione dell’impianto fotovoltaico, noto anche come Energy Management System (EMS), ottimizza l’uso dell’energia prodotta dai pannelli solari, monitorando continuamente la sua quantità e misurandone corrente e tensione per determinare la potenza generata. L’EMS traccia inoltre il consumo energetico dell’abitazione o dell’azienda, registrando quanta energia viene utilizzata in tempo reale, e confronta l’energia prodotta con quella consumata: se la produzione supera il consumo, l’energia in eccesso puÃē essere immagazzinata in batterie (se presenti) o immessa nella rete elettrica pubblica.

Solar panel system for home. Renewable energy concept. Simplified diagram of an off-grid system. Photovoltaic panels, battery, charge controller and inverter. Vector illustration.

I vantaggi dell’impianto fotovoltaico con accumulo

Gli impianti fotovoltaici con accumulo offrono numerosi vantaggi, sia per le abitazioni residenziali che per le applicazioni industriali:

  • autonomia energetica: con un sistema di accumulo, gli utenti possono immagazzinare l’energia solare prodotta durante il giorno e utilizzarla quando i pannelli non producono energia, come di notte o durante le giornate nuvolose, il che riduce la dipendenza dalla rete elettrica e aumenta l’autosufficienza energetica;
  • risparmio sui costi energetici: utilizzando l’energia immagazzinata nelle batterie durante i periodi di alta domanda e di tariffe elevate, gli utenti possono ridurre significativamente i costi energetici. Inoltre, l’energia solare ÃĻ gratuita dopo l’installazione iniziale dell’impianto, contribuendo a un risparmio a lungo termine;
  • ottimizzazione dell’energia rinnovabile: immagazzinando l’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari, gli utenti possono massimizzare l’uso delle fonti rinnovabili e ridurre lo spreco di energia, contribuendo cosÃŽ a una migliore efficienza energetica complessiva;
  • riduzione dell’impatto ambientale: utilizzando energia solare e riducendo la dipendenza dalle fonti di energia fossile, gli impianti con accumulo contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e l’impatto sull’ambiente;
  • stabilizzazione della rete elettrica: gli impianti con accumulo possono aiutare a stabilizzare la rete elettrica, riducendo i picchi di domanda e alleviando la pressione sulla rete durante i periodi di alta richiesta. Questo puÃē portare a una rete elettrica piÃđ affidabile e meno sovraccaricata.

Quando ÃĻ consigliato installare un impianto fotovoltaico con accumulo?

Gli impianti fotovoltaici con accumulo, per via delle loro caratteristiche, sono particolarmente consigliati nelle aree con frequenti interruzioni di corrente, nelle regioni con tariffe elettriche elevate in determinate ore, e per gli utenti che consumano molta energia durante la notte. Inoltre, sono una soluzione intelligente in caso vi sia un elevato bisogno di energia, l’impossibilità di cedere il surplus di elettricità alla rete, in caso di immobili isolati dalla rete elettrica o siti in zone remote, o per impianti fotovoltaici con una certa instabilità nella produzione.

Svantaggi e considerazioni

L’installazione di un sistema fotovoltaico con accumulo ÃĻ generalmente piÃđ costosa rispetto a un sistema senza batterie: le batterie agli ioni di litio, comunemente utilizzate per l’accumulo, possono infatti essere particolarmente costose, aumentando l’investimento iniziale. Inoltre, hanno durata limitata, solitamente compresa tra i 5 e i 15 anni, a seconda del tipo e dell’uso. CiÃē implica la necessità di sostituirle periodicamente, aggiungendo ulteriori costi nel lungo termine. Infine, i sistemi di accumulo richiedono una gestione accurata e una manutenzione periodica per funzionare in modo ottimale. A causa dei costi iniziali piÃđ elevati, il periodo necessario per recuperare l’investimento puÃē essere dunque piÃđ lungo rispetto a un sistema senza accumulo.

È bene sapere anche che non tutta l’energia immagazzinata nelle batterie puÃē essere recuperata completamente, per via delle perdite di efficienza durante il processo di carica e scarica che possono variare a seconda della qualità delle batterie e del sistema di gestione dell’energia. Senza contare che, le batterie e gli altri componenti del sistema di accumulo, richiedono spazio aggiuntivo per l’installazione.

Panoramica sui prezzi degli impianti fotovoltaici con accumulo

Gli impianti fotovoltaici con accumulo hanno costi piÃđ elevati rispetto a un impianto standard, per via dell’acquisto dell’installazione delle batterie per immagazzinare l’energia elettrica prodotta ma non consumata al momento.

Il prezzo, tuttavia, dipende dal tipo di batterie (le batterie al nichel/cadmio sono meno costose, ma la loro qualità ed efficienza ÃĻ nettamente inferiore rispetto a quella delle batterie al litio), dalla capacità del sistema di accumulo, da quanti cicli di carica e scarica le batterie possono supportare, e dalla loro funzionalità. In genere, considerando un impianto fotovoltaico con accumulo, bisogna considerare un costo extra di circa 4 mila euro ipotizzando di installare un sistema di accumulo da 7,1 kWh.

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Front view of photovoltaic panel and battery instalation leaning on the beige white wall with no people renewable energy

Inverter per fotovoltaico: cos’ÃĻ e a cosa serve

Un inverter per fotovoltaico ÃĻ un dispositivo elettronico progettato per convertire la corrente continua (CC) prodotta dai pannelli solari fotovoltaici in corrente alternata (CA), utilizzata comunemente nelle nostre case. Tale conversione ÃĻ necessaria: i pannelli solari generano corrente continua, ma la maggior parte delle applicazioni domestiche e industriali richiedono corrente alternata.

Gli inverter fotovoltaici svolgono quindi un ruolo cruciale nei sistemi di energia solare, poichÃĐ consentono l’interfacciamento tra i pannelli solari e la rete elettrica.

Vediamo insieme, nel dettaglio, il loro funzionamento.

Cos’ÃĻ un inverter fotovoltaico

I pannelli solari non sono l’unico componente da considerare quando si decide di installare un impianto fotovoltaico. Gli inverter svolgono un ruolo altrettanto importante, poichÃĐ convertono l’elettricità generata dai pannelli solari in una forma che puÃē essere utilizzata dagli elettrodomestici, dall’illuminazione e dagli altri dispositivi elettronici comunemente presenti in una casa.

La funzione principale degli inverter solari ÃĻ infatti proprio quella di trasformare la corrente continua in corrente alternata, fungendo cosÃŽ da collegamento tra i pannelli solari e il quadro elettrico di un edificio.

PerchÃĐ l’inverter ÃĻ importante

L’inverter solare ÃĻ un componente fondamentale di ogni sistema di energia solare, proprio per via della sua funzione: prendere la CC generata dai pannelli solari e convertirla in CA cosÃŽ da poter alimentare tutto ciÃē che necessita di elettricità. Senza un inverter, l’energia raccolta dai pannelli solari non va da nessuna parte.

L’inverter puÃē essere considerato inoltre il cervello di un sistema di energia solare, poichÃĐ fornisce una protezione dai guasti a terra e statistiche sulle prestazioni generali: se si verifica un problema col sistema o anche solo con un pannello specifico, ÃĻ probabile che l’inverter lo riveli.

Infine, gli inverter sono estremamente importanti per l’efficienza di un sistema solare. Quando l’energia si sposta dalle celle solari alla tua casa, parte di essa viene inevitabilmente persa. Un inverter efficiente minimizza le perdite: all’aumentare dell’efficienza, diminuisce il numero di celle necessarie per generare l’energia richiesta, e si riduce cosÃŽ il costo complessivo dell’intero sistema.

Come funziona un inverter fotovoltaico

L’inverter funziona prendendo la corrente continua (CC) in uscita dai pannelli solari, e trasformandola poi in corrente alternata 120 V/240 V (CA). PoichÃĐ gli elettrodomestici di casa funzionano con corrente alternata, e non con corrente continua, questa conversione ÃĻ necessaria per rendere l’energia solare raccolta dai pannelli solari utilizzabile per l’uso quotidiano.

Ma come funziona, di preciso, un inverter? Il sole proietta sui pannelli solari la sua luce, che viene assorbita dagli strati semiconduttori all’interno delle celle solari o fotovoltaiche (i cui strati semiconduttori di silicio cristallino, positivi e negativi, sono collegati tra loro). Questo assorbimento di energia luminosa stimola il movimento degli elettroni, e porta alla generazione della corrente elettrica nota come CC.

L’inverter cattura la corrente continua, la elabora attraverso un trasformatore, e la fornisce all’impianto elettrico come corrente alternata (oppure la immagazzina in una batteria per accumulo, in modo che possa essere utilizzata successivamente).

L’inverter solare, dunque, svolge le seguenti funzioni:

  • converte la corrente continua in corrente alternata;
  • massimizza la potenza erogata, in quanto monitora la tensione del pannello solare per identificare la potenza massima dei moduli;
  • fornisce rapporti sulla produzione di energia, grazie alla tecnologia di cui ÃĻ dotato (gli inverter di ultima generazione comunicano con le app tramite Wi-Fi, rete Ethernet o Bluetooth);
  • garantisce un funzionamento sicuro del sistema solare, in quanto si spegne in caso di arco voltaico.

Dove si collega l’inverter in un impianto fotovoltaico

L’inverter si collega ai pannelli solari tramite un cavo di collegamento, e alla rete elettrica tramite un dispositivo di protezione (ad esempio, un interruttore differenziale). Il collegamento alla rete elettrica puÃē avvenire in due modi: si parla di connessione in parallelo quando l’inverter fa da collegamento tra i pannelli solari e la rete, e di connessione in serie quando i pannelli vengono collegati a una batteria a sua volta collegata all’inverter e dunque alla rete.

A seconda del modello scelto, l’inverter puÃē essere posizionato:

  • all’esterno, direttamente dietro i pannelli fotovoltaici oppure nelle immediate vicinanze (non deve essere esposto alla luce solare diretta);
  • nel locale caldaia, purchÃĐ la potenza termica complessiva non superi i 35 kW;
  • in garage, specialmente nelle abitazioni a uno o due piani, in modo che non disti troppo dai pannelli fotovoltaici;
  • nel sottotetto, una soluzione che consente di ridurre il rischio di dispersioni termiche e di contenere i costi di collegamento;
  • in un locale tecnico, ben ventilato e dalla temperatura sempre mite.

Tipologie di inverter

Le tipologie di inverter sono diverse, ciascuna coi suoi pro e i suoi contro.

Inverter di stringa

Gli inverter di stringa gestiscono un gruppo di pannelli solari collegati in serie, chiamato per l’appunto “stringa”. Sono comuni nelle installazioni di piccole e medie dimensioni e sono piÃđ economici rispetto ad altre opzioni. Tuttavia, se un pannello in una stringa subisce ombreggiamenti o guasti, puÃē influenzare la produzione di energia di tutta la stringa.

Gli inverter di stringa sono dunque eccellenti per sistemi di energia solare in cui tutti i pannelli sono rivolti nella stessa direzione, su una superficie priva di ostacoli. Sono poco costosi, semplici da installare, si rompono difficilmente e la loro manutenzione ÃĻ facile. Di contro, non riescono a distinguere quale pannello sta inviando energia. E, poichÃĐ tutti i pannelli inviano energia in blocco all’inverter, se un pannello interrompe o rallenta la produzione, l’intero sistema si limita alla massima generazione di energia del pannello piÃđ debole. In altre parole, l’intero sistema ÃĻ meno produttivo se un pannello riceve meno sole degli altri a causa dell’ombra, del manto nevoso o per altri motivi.

Inverter centralizzati

Gli inverter centralizzati sono utilizzati in grandi impianti fotovoltaici, come centrali solari su vasta scala. Gestiscono piÃđ stringhe di pannelli solari e offrono maggiore efficienza e controllo rispetto agli inverter di stringa.

Microinverter

I microinverter sono montati direttamente sotto o vicino ai singoli pannelli solari. Ogni pannello ha il suo inverter, il che permette una maggiore flessibilità e ottimizzazione delle prestazioni, specialmente in presenza di ombreggiamenti parziali. Possono essere piÃđ costosi da installare, ma offrono un rendimento migliore in determinate condizioni.

I microinverter sono ottimi per sistemi di energia solare in cui non tutti i pannelli sono rivolti nella stessa direzione, per sistemi parzialmente ombreggiati, e per chi ha in programma di ampliare il sistema fotovoltaico un domani. Trasformando immediatamente la potenza CC in CA sul pannello solare, se un pannello o un inverter rallenta la produzione o si guasta, gli altri pannelli e microinverter non ne risentono (ciascuno puÃē continuare a fornire la massima potenza al sistema). Inoltre, inverter di questo tipo non generano molto calore, non necessitano di un raffreddamento meccanico per mantenere un’efficienza energetica ottimale, e durano a lungo. Di contro, sono piÃđ costosi degli inverter: ne servono infatti molti, uno per pannello, e la loro manutenzione non ÃĻ semplicissima.

Inverter ibridi

Gli inverter ibridi possono gestire sia l’energia solare che quella proveniente da altre fonti, come batterie di accumulo o una rete elettrica tradizionale. Sono utilizzati negli impianti che combinano l’energia solare con sistemi di stoccaggio energetico o generatori di backup.

Criteri di selezione di un inverter

Per scegliere il giusto inverter, considera che – tale dispositivo – dovrebbe essere in grado di gestire la potenza massima che il sistema di energia solare puÃē produrre. Se il tuo impianto solare ÃĻ da 3 kW, avrai bisogno di pannelli da 3 kW e di un inverter solare da 3 kW di dimensioni simili.

Ricorda che, un dimensionamento errato dell’inverter, puÃē portare a inefficienze nel sistema e a bollette elettriche elevate. Per essere sicuro di scegliere la giusta dimensione dell’inverter, segui questa semplice regola: scegli un inverter con una capacità maggiore della capacità totale del pannello solare. Gli inverter tendono infatti a perdere efficienza durante il processo di conversione da CC a CA.

Pensa anche al futuro: se prevedi di espandere il tuo impianto fotovoltaico, considera un inverter piÃđ grande di quello richiesto dal tuo impianto attuale, oppure opta per i microinverter. E considera l’efficienza dell’inverter solare. Se il tuo impianto deve essere collegato alla rete, scegli un inverter con un’efficienza minima del 93% – 95%: si tratta di soglie fondamentali per l’utilizzo ottimale della potenza generata dal sistema fotovoltaico.

Manutenzione e durata di un inverter

Sebbene la durata di vita di un inverter solare sia generalmente compresa tra 10 e 15 anni, fattori come una corretta manutenzione e cura, una buona ventilazione e condizioni operative ottimali possono contribuire ad allungarne la durata.

In conclusione, affinchÃĐ i pannelli fotovoltaici possano essere utilizzati per alimentare la rete elettrica di un edificio, l’inverter ÃĻ fondamentale. Senza di esso, l’impianto non funziona. Tuttavia, ÃĻ necessario scegliere il modello giusto. Ecco perchÃĐ, consultare un professionista, ÃĻ importante.

Leris ÃĻ al tuo servizio e ti affianca a 360°, dalla progettazione iniziale dell’impianto, alle pratiche burocratiche, con installazione messa in rete e manutenzione.

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Pannelli fotovoltaici di ultima generazione: caratteristiche e prezzi

I pannelli fotovoltaici di ultima generazione sono dispositivi progettati per convertire la luce solare in energia elettrica in modo piÃđ efficiente e conveniente rispetto alle generazioni precedenti.

Negli anni Novanta il mercato dell’energia elettrica fu rivoluzionato dai pannelli fotovoltaici in silicio, la cosiddetta prima generazione. Tuttavia, si trattava di soluzioni costose, capaci di catturare solo radiazioni solari con lunghezza d’onda maggiore di 1.14 micron, il che consentiva di sfruttare non piÃđ del 40% della radiazione. CosÃŽ, venne sviluppata la seconda generazione di pannelli fotovoltaici: i pannelli a film sottili, realizzati in silicio amorfo, tellururo di cadmio o seleniuro di rame-indio. Tuttavia, neppure questa soluzione ÃĻ ottimale: i pannelli cosÃŽ realizzati, sebbene meno costosi, hanno una bassa capacità di convertire l’energia solare in elettricità e sono sensibili a temperatura e umidità. I pannelli fotovoltaici di terza e ultima generazione consentono di superare anche questo limite.

Cosa si intende per pannelli fotovoltaici di ultima generazione

Le cellule solari utilizzate nei pannelli di ultima generazione sono progettate per massimizzare l’assorbimento della luce solare e la conversione dell’energia. Impiegano materiali avanzati per migliorare prestazioni e affidabilità, andando a ridurre i costi di produzione a fronte di un elevato livello d’efficienza, e contemplano tecnologie quali il miglioramento della trasparenza del vetro superiore del pannello per consentire una maggiore penetrazione della luce solare, e l’uso di strati antiriflettenti per ridurre le perdite di luce. Inoltre, i pannelli fotovoltaici di ultima generazione sono progettati per un’integrazione piÃđ semplice con i sistemi di accumulo dell’energia, e includono funzionalità di monitoraggio avanzate per ottimizzare la produzione e il consumo di energia elettrica.

PiÃđ economici e piÃđ potenti rispetto ai loro predecessori, i pannelli fotovoltaici di ultima generazione hanno un’elevata efficienza, che non cala neppure in caso di temperature alterate, occupano uno spazio ridotto e si integrano perfettamente nelle architetture piÃđ moderne.

Le caratteristiche dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione

I pannelli fotovoltaici di ultima generazione possono avere:

  • celle organiche realizzate con polimeri o molecole organiche, flessibili e stampabili su materiali leggeri;
  • celle tandem (o ibride), a combinare materiali diversi cosÃŽ da catturare una piÃđ ampia gamma di lunghezza d’onda della luce solare;
  • celle a concentrazione (CPV), che impiegano lenti o specchi per concentrare la luce solare su celle piccole ad alta efficienza, particolarmente adatte per ambienti con una forte illuminazione solare;
  • celle a matrice di punti quantici (QDSC): i cosiddetti nanocristalli “punti quantici” catturano la luce e la convertono in elettricità. Il loro punto di forza? La possibilità d’essere modificati per assorbire lunghezze d’onda specifiche;
  • celle fotodiodo organico (OPV), con un film sottile di materiali organici semiconduttori, flessibili e versatili.

Tuttavia, esistono anche pannelli fotovoltaici bifacciali – capaci di generare energia da entrambi i lati della cella fotovoltaica – e pannelli fotovoltaici PERC (Passivated Emitter and Rear Contact). Questi ultimi hanno celle in silicio monocristallino, il cui strato posteriore passivante riflette e recupera la luce non assorbita dal wafer.

Ma quanto durano, e quanto sono efficienti i pannelli fotovoltaici di ultima generazione?

L’efficienza ÃĻ determinata da diversi parametri: il design del pannello (come sono disposte le celle), il colore del foglio protettivo (il blu e il verde sono piÃđ efficaci del nero), l’inclinazione (meglio che siano inclinati verso il sole anzichÃĐ sul terreno), il materiale (i piÃđ efficienti sono i pannelli monocristallini, seguiti dai policristallini e dai pannelli a film sottile). La durata, invece, ÃĻ compresa tra i 20 e i 30 anni.

Quanto costano i pannelli fotovoltaici di ultima generazione

Un impianto fotovoltaico da 3 kW di tipo tradizionale ha un prezzo medio di 7mila euro e necessita di una superficie di 15 metri quadrati. Un impianto fotovoltaico con pannelli di ultima generazione ha un ingombro leggermente inferiore (circa 12 metri quadrati per 3 kW) e un costo superiore (intorno ai 10mila euro). Tuttavia, la sua efficienza ÃĻ maggiore e la garanzia piÃđ lunga (25 anni in media).

Quanto produce un pannello fotovoltaico di ultima generazione

Il rendimento medio di un pannello fotovoltaico ÃĻ del 19-21% per i pannelli con celle in silicio monocristallino e del 16-18% se il silicio ÃĻ policristallino. Un impianto da 3 kW produce quindi circa 3.600 kWh l’anno.

Fondamentale ÃĻ dunque scegliere pannelli di ultima generazione, con struttura in silicio monocristallino, senza reticolato metallico (che ostacolerebbe l’assorbimento della luce solare) e con base in rame, per via dell’ottima conducibilità elettrica del materiale.

Alla luce di tutto ciÃē, sottolineiamo l’importanza di investire in un partner affidabile, come Leris, impegnato a fornire soluzioni di eccellenza e a costruire un futuro piÃđ sostenibile insieme a te.

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Incentivi fotovoltaico 2024: novità e consigli utili

In Italia, il trend del fotovoltaico continua. E se i numeri sono promettenti, ÃĻ nel 2024 che si assisterà ad un vero e proprio boom, anche grazie agli incentivi che variano al variare della potenza e del territorio in cui l’immobile ÃĻ sito.

Nel primo trimestre del 2023, gli impianti funzionanti sono aumentati dell’8,4% e la potenza di picco installata del 9,1%, rispetto all’ultimo trimestre del 2022. Al 31 marzo, gli impianti fotovoltaici erano 1.329.000; al 30 giugno, 1.425.569. In quanto alla potenza di picco, la potenza complessiva nel nostro Paese supera i 27GW: il 49% ÃĻ concentrato nel settore industriale dedito alla produzione di energia elettrica, il 21% ÃĻ installato su edifici residenziali, il 20% alimenta attività del terziario, il 10% riguarda il campo agricolo. Il 68% degli impianti fotovoltaici ÃĻ installato su tetti e coperture, il 32% a terra.

Nel panorama sempre piÃđ cruciale dell’energia sostenibile, dunque, i pannelli fotovoltaici si ergono come protagonisti indiscussi nella trasformazione del nostro modo di produrre e consumare energia. Oggi piÃđ che mai, la transizione verso fonti rinnovabili rappresenta una risposta essenziale alle sfide ambientali ed energetiche del nostro tempo. I pannelli fotovoltaici, con la loro capacità di convertire l’energia solare in elettricità pulita, giocano un ruolo centrale in questo scenario di cambiamento.

Vediamo, nel dettaglio, come possono i nuovi incentivi essere d’aiuto a chi vuole installare un impianto fotovoltaico nel 2024, pensati con un intento ambientale (promozione dell’energia da fonti rinnovabili) e sociale (aiutare concretamente le famiglie in difficoltà nel pagare le bollette energetiche).

Sottolineiamo che le misure sotto riportate sono aggiornate alla data di pubblicazione del presente articolo, ma tutto ÃĻ in continuo aggiornamento.

Pannelli fotovoltaici, gli incentivi 2024 in ambito residenziale

Nel 2024, resta attivo l’Ecobonus.

Come anche negli anni precedenti, ÃĻ possibile detrarre il 50% di quanto speso per l’installazione di un impianto fotovoltaico (con o senza sistema d’accumulo). L’installazione deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2024, e la detrazione (in dieci anni) puÃē essere chiesta su un importo massimo di 96mila euro, comprendente anche gli altri interventi annoverabili nell’Ecobonus.

Per accedere agli incentivi ÃĻ necessario:

  • pagare con bonifico parlante, che includa la causale con l’indicazione della normativa di riferimento e il codice fiscale del beneficiario;
  • presentare la dichiarazione di un tecnico abilitato, che attesti che il rispetto delle normative riguardanti l’intervento;
  • essere in possesso dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica);
  • inviare la scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, allegando copia dell’APE e della scheda descrittiva dell’intervento.

Inoltre, per gli interventi che prevedono l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici (con o senza sistema d’accumulo) e pompe di calore, il contribuente puÃē beneficiare di un’aliquota IVA ridotta dal 22% al 10%.

Bonus Fotovoltaico 2024

La novità piÃđ importante per il 2024 ÃĻ perÃē l’istituzione del Fondo Nazionale Reddito Energetico da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, già pubblicato in Gazzetta, che dà accesso al Bonus Fotovoltaico 2024.

In particolare, i fondi per il 2024 e il 2025 sono cosÃŽ ripartiti ogni singolo anno:

  • 80 milioni per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni per le altre Regioni o province autonome.

Possono far richiesta di fondi per l’installazione dei pannelli fotovoltaici i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro (a 30.000 in caso di 4 o piÃđ figli).

L’impianto dovrà avere una potenza compresa tra 3 e 6 kWh, ed essere installato da una ditta abilitata. Una quota dell’energia prodotta deve essere autoconsumata, ed ÃĻ necessario sottoscrivere una polizza multi-rischi e un contratto di manutenzione e monitoraggio delle performance per almeno dieci anni.

Le modalità per accedere al bonus verranno comunicate entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, attraverso un decreto ad hoc.

In aggiunta, ci sono le agevolazioni a livello regionale. La Basilicata, ad esempio, permette di ottenere un bonus di 5.000 euro impianti uguali o superiori ai 3kW, che arrivano a 7.500 euro in caso vi sia anche la pompa di calore, e a 10.000 euro se l’intervento riguarda le parti comuni di un condominio. Il Friuli-Venezia Giulia mette a disposizione 3.000 euro di incentivo per kW, fino a un massimo di 18.000 euro, e 1.130 euro per kW di capacità di accumulo della batteria (fino a un massimo di 5.424 euro). Il bonus, che prevede la restituzione del 40% di quanto speso, ÃĻ cumulabile con l’Ecobonus.

Fondamentale ÃĻ dunque consultare la normativa della propria Regione, per valutare l’esistenza di eventuali Bonus, i requisiti d’accesso e le modalità di presentazione della domanda.

Bonus per fotovoltaico 2024: il decreto CER

In questi giorni si parla molto del Decreto CER (Comunità di Energia Rinnovabile), finalmente pubblicato, che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il 6 dicembre scorso. Per essere completo, tuttavia, servono ancora i regolamenti attuativi specifici di riferimento, attesi entro 30 giorni dal decreto da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Il Decreto prevede due strade per promuovere lo sviluppo delle CER:

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rivolto alle comunità con impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia, realizzati nei Comuni sotto i 5.000 abitanti, per uno sviluppo complessivo di due gigawatt;
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa su tutto il territorio nazionale.

Gli impianti dovranno essere installati entro il 31 dicembre 2027, e la potenza finanziabile non puÃē superare i 5 Gigawatt.

Pannelli fotovoltaici, gli incentivi 2024 in ambito aziendale

Per le imprese, invece, vanno segnalati specifiche agevolazioni:

  • nuova Legge Sabatini Green: tale incentivo ÃĻ indirizzato principalmente alle PMI, con particolare attenzione a quelle attive in settori ad elevato consumo energetico. L’obiettivo infatti ÃĻ quello di favorire il rinnovamento degli impianti di climatizzazione e l’installazione di impianti fotovoltaici di notevoli dimensioni;
  • piano di Transizione 5.0 si orienta verso la conversione da un modello di sviluppo lineare ancorato ai combustibili fossili a un paradigma circolare basato su fonti rinnovabili. Questo piano prevede crediti d’imposta per le aziende che decidono di investire in determinate attività nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. Le imprese possono beneficiare di crediti d’imposta per: l’acquisto di beni necessari all’autoproduzione e all’autoconsumo da fonti rinnovabili; di beni strumentali, siano essi materiali o immateriali, in linea con la tecnologia 4.0.; spese relative alla formazione del personale, finalizzate all’acquisizione di competenze inerenti alla transizione verde;
  • zona Economica Speciale (ZES) unica: costituisce un elemento essenziale della strategia di sviluppo per il Mezzogiorno, proponendo misure mirate a stimolare gli imprenditori e i proprietari di imprese del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale a investire nelle energie rinnovabili. L’incentivo ÃĻ focalizzato principalmente su coloro che intendono modernizzare le proprie strutture attraverso l’acquisizione e la messa in opera di nuovi impianti fotovoltaici, nonchÃĐ l’aggiornamento di quelli già esistenti e per l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle loro coperture.

Per usufruire dell’incentivo, ÃĻ necessario essere un imprenditore agricolo, oppure un’impresa agroindustriale con apposito codice ATECO o un’impresa agricola. Inoltre ÃĻ necessario:

  • essere debitamente costituiti e registrati come operatori attivi presso il Registro delle Imprese;
  • godere pienamente e liberamente dei propri diritti, possedendo la capacità di stipulare contratti con la pubblica amministrazione, e non essere soggetti a sanzioni che comportino l’interdizione o altri divieti relativi alla contrattazione con enti pubblici;
  • non avere amministratori o rappresentanti che, anche solo per negligenza, abbiano formulato dichiarazioni mendaci in grado di influenzare le decisioni delle Pubbliche Amministrazioni riguardo alla concessione di contributi o sovvenzioni pubbliche;
  • mantenere una situazione contributiva regolare, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
  • non essere coinvolti in procedure concorsuali o trovarsi in condizioni di fallimento, liquidazione coatta o volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o situazioni analoghe;
  • non essere oggetto di un procedimento di recupero pendente a causa di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno;
  • essere in regola con il rimborso di importi dovuti in relazione a revoca di agevolazioni concesse dal MASAF;
  • non essere stati soggetti, nei tre anni precedenti alla presentazione della domanda, a revoca totale di agevolazioni concesse dal MASAF, ad eccezione di quelle derivanti da rinunce volontarie;
  • non trovarsi in condizioni che li qualifichino come imprese in difficoltà, come definito all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER.

Gli impianti fotovoltaici devono avere una potenza complessiva di 6 – 1000 kWp, montare solo componenti principali nuovi, ed essere installati sulle coperture di edifici preesistenti funzionali allo svolgimento dell’attività agricola.

Le imprese operanti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, per impianti fotovoltaici con una potenza compresa tra 6 kWp e 200 kWp, l’incentivo coprirà l’80% della spesa. Nel caso di impianti con una potenza compresa tra 200 kWp e 500 kWp, l’incentivo sarà pari al 65% delle spese ammissibili, mentre per quelli compresi tra 500 kWp e 1000 kWp, la quota massima sarà del 50%.

Le imprese attive nella trasformazione di prodotti agricoli in settori non agricoli potranno coprire con l’incentivo il 30% delle spese ammissibili, cui vengono applicate alcune maggiorazioni: + 20% per le piccole imprese, +10% per le medie imprese +15% per gli investimenti effettuati in Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Per le imprese del settore della produzione agricola primaria che superano i limiti di autoconsumo o di autoconsumo condiviso, la sovvenzione puÃē coprire il 30% delle spese ammissibili (+20% per le piccole imprese, +10% per le medie imprese, +15% per gli investimenti effettuati Regioni sopracitate).

La spesa ammissibile non puÃē superare i 1.500.000 euro.

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