Cresce l’interesse verso le fonti di energia rinnovabile (è in crescita record, il rapporto Renewable Capacity Statistics 2024 pubblicato a marzo dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), mostra che il 2023 segnerà un nuovo record nella diffusione delle rinnovabili nel settore energetico, raggiungendo una capacità totale di 3870 GW a livello globale), un’energia pulita che non arreca danni all’ambiente né rilascia CO2 in atmosfera, oltre ad essere inesauribile e quindi sempre disponibile in natura. Senza dimenticare il notevole risparmio in termini economici.
Non sorprende dunque se, in particolare guardando al fotovoltaico, c’è una sorta di corsa ad installare il proprio impianto sull’abitazione o capannone.
Il DPR n.380 del 2001 disciplina gli interventi di edilizia libera facendovi rientrare anche la realizzazione degli impianti fotovoltaici.
Tuttavia, nei contesti con vincoli storici e paesaggistici sono necessari particolari permessi.
Cosa si intende per vincolo paesaggistico?
Il vincolo paesaggistico è uno strumento di tutela imposta su terreni o proprietà con valori storici, ambientali o culturali significativi.
L’obiettivo è preservare tali territori regolando la realizzazione di infrastrutture ed opere edilizie/urbanistiche che possano deturpare l’ambiente diminuendo il suo valore estetico.
Questo concetto è stato istituito con la Legge n. 431 del 4 agosto 1985, (Legge Galasso), la quale ha introdotto una serie di misure di salvaguardia per i beni paesaggistici e ambientali che comprendono “proprietà e aree caratterizzate da particolare valore artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico che conferiscono loro un rilevante interesse pubblico.”
Dunque, per apportare modifiche ad un immobile soggetto a protezione paesaggistica, è necessaria un’autorizzazione specifica, regolamentata dal Codice dei Beni Culturali.
Questa autorizzazione agisce come un nullaosta, ovvero un permesso indispensabile per procedere con i lavori di installazione.
Verificare se ci sono vincoli paesaggistici è necessario
Vista la delicatezza della questione, prima di procedere all’installazione degli impianti fotovoltaici in edifici soggetti a vincoli o ubicati nei centri storici è buona norma consultare ed affidarsi ad un professionista che vi seguirà passo passo nella vostra svolta all’energia rinnovabile.
Leris è a tua disposizione e realizza il tuo impianto fotovoltaico “chiavi in mano”.
Senza pensieri, ci occupiamo di tutto noi:
studio di fattibilità,
progettazione,
gestione pratiche burocratiche,
installazione,
messa in esercizio dell’impianto.
La realizzazione di impianti fotovoltaici in zone soggette a vincoli rappresenta una sfida complessa, ma non impossibile: i permessi sono necessari in caso di installazione del fotovoltaico con vincolo paesaggistico e sono da richiedere al Comune o alla Regione, il quale gira la domanda alla Soprintendenza che esprime entro 45 giorni un parere obbligatorio e vincolante. Successivamente l’eventuale permesso viene rilasciato da parte dell’amministrazione.
Il processo non ha una durata precisa, tuttavia può superare facilmente i 100 giorni di durata.
Chi trasgredisce alle regole sul vincolo paesaggistico potrebbe incorrere in un illecito paesaggistico, quindi essere condannato al pagamento di sanzioni salate, oltre a dover rimuovere i pannelli a sue spese.
Tra le novità entrate in vigore sul fotovoltaico ci sono alcuni interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, sia in caso di immobili vincolati che di edifici situati in centro storico:
• ossia un impianto inserito perfettamente nella struttura edilizia esistente: gli elementi fotovoltaici fungono pertanto da copertura del tetto e, in quanto parte integrante del manto, proteggono il tetto dagli agenti atmosferici, proprio come le tegole tradizionali.
• invisibilità dell’impianto dai punti panoramici e dalle zone pubbliche esterne;
• copertura realizzata con materiali che rispettano la tradizione locale (ad esempio i tetti con le tegole).
Detto ciò, ribadiamo quanto sia importante affidarsi ad un professionista serio ed affidabile, anche e soprattutto per evitare inutili perdite di tempo e stress.
Responsabile Marketing
Amo le nuove idee e sono sempre alla ricerca di nuove strategie comunicative per non smettere mai imparare, del resto, “per essere bravi nel marketing bisogna essere un pochino pazzi” (Jim Metcalf).